CIME COLORATE O DIPINTE?

COME RICONOSCERE UNA VERA CANNABIS "PURPLE"?

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 Ed eccoci ancora qui Cari Lettori.
Oggi parleremo dell'ultima novitá in arrivo dagli USA che si sta diffondendo a macchia d'olio anche in europa con la cannabis light: LA PITTURA SU CANAPA.
No, non è una nuova forma d'arte, ne un una tela ecologica da disegno... Purtroppo si tratta della "nuova" trovata nel campo della cannabis; non è facile fare una varietà naturalmente colorata e ricca di antociani, quindi si è pensato di colorarla artificialmente immergendo lo stelo delle cime in una soluzione colorante (come si fa con le rose blu).Facile, veloce ed economico! Ma perchè non farle direttamente di carta o di plastica a questo punto?


In pratica hanno lottato più di 60 anni contro il proibizionismo negli Stati Uniti, ed ora che in molti stati è legale possono finalmente fare quello che criticavano nell'erba di strada al posto dei pusher. Così ci ritroviamo con  cannabis trattate, aromatizzate, OGM e da oggi pure dipinte! Dificile resistere alle mode Americane per noi Europei...
È un pó come se da domani ci vendessero alcolici fatti solo con alcol, acqua, coloranti e aromi...non vi piacerebbe un bel bibitone al gusto Brunello oppure Zacapa? No, perchè voglio farvi notare che la Cannabis light è molto costosa e va paragonata a prodotti di lusso di questo calibro, non certo al vino in brick o al Pampero.
Ci chiediamo fino a che limite ci si spingerà pur di vendere schifezze a prezzo d'oro.

Stiamo parlando di una merce che viene venduta mediamente tra i 5 e i 15 euro al grammo e, senza il pretesto dell'illegalitá, un tale prezzo puó essere giustificato solo dalla qualitá e dalla tipologia di lavorazione (biologico, trim a mano, indoor, concia). Se pensiamo che lo zafferano viene venduto mediamente a meno, malgrado la sua coltivazione e lavorazione siano molto impegnativi e la resa molto bassa rispetto la cannabis (circa 15 kg di prodotto finito per ettaro contro i quintali di fiori di canapa ottenibili), non si capisce secondo quale logica venga venduta della cannabis trattata, trimmata a macchina, aromatizzata, spesso OGM ora anche DIPINTA, a prezzi superiori alla spezia più cara del mondo!


Non sto dicendo che tali prezzi siano sempre ingiustificati, al contrario! Un'erba biologica o idroponica naturale di qualità (aquaponica o bioponica), trimmata a mano, essiccata e conciata in modo naturale e controllato per almeno uno o due mesi, alza di molto le spese di coltivazione relativamente contenute dell'outdoor o serra. Se si parla di indoor invece, va da se che con una spesa della sola elettricitá che si aggira sui 2/3 euro al grammo, il prezzo finale sará ovviamente più alto. NOTA DELL'AUTORE: anche per i grandi impianti da 200kw il costo della sola eletricità dell'indoor non scenderà mai sotto 1,5 euro al grammo (a cui va sommato materiale di consumo come substrati e fertilizzanti, la climatizzazione invernale ed estiva e ovviamente la monodopera). Suggeriamo ai commercianti al dettaglio di fare un paio di conti e considerazioni quando gli vendono all'ingrosso "indoor" a solo 2 o 3 euro al grammo perchè NON E' INDOOR!


Invece i prodotti semi-artificiali e di bassa qualità che oggi dominano il mercato, in un contesto onesto troverebbero comunque il loro posto... Ovviamente venduti al giusto prezzo (1 euro al grammo al dettaglio), senza imbrogli e tutto dichiarato in etichetta. Possono diventare una buona opzione per chi non è interessato alla qualitá e naturalezza del prodotto ma solo al risparmio... Dopotutto c'è anche chi compra il vino in brick (che di uva ne contiene ben poca), ma lo paga almeno 4 volte in meno di uno decente e 10/20 volte in meno rispetto ad uno pregiato! Questa robaccia invece oggi costa uguale o addirittura di più di quella di qualità... Per noi esiste una sola parola per definire questo: "TRUFFA AI DANNI DI CONSUMATORI, COMMERCIANTI INCONSAPEVOLI E COLTIVATORI ONESTI"

COME SI POSSONO RICONOSCERE LE CIME COLORATE ARTIFICIALMENTE?

Perfetto, adesso sappiamo che oltre ai mille e più trattamenti finora utilizzati, dobbiamo guardarci anche dalle cosiddette varietá Black/Red/Blue/Purple (nere, rosse, blu e viola).
Per fare un po' di chiarezza facciamo un passo indietro. Le varietà colorate non sono una leggenda metropolitana, esistono da sempre anche in natura (varietà autoctone e non ibridate). I responsabili di queste colorazioni sono gli antociani: pigmenti idrosolubili che molte piante producono in risposta agli stress ambientali e alle loro caratteristiche genetiche. Si pensi alle fogie degli alberi in autunno, dove alcune sfumature o colorazioni possono essere indotte anche privando la pianta di alcuni nutrienti, ma ovviamente a livello estetico risultano peggiori e la qualità ne risente parecchio.
In linea di massima occorrono due fattori affinchè i fiori e le foglie di cannabis cambino colore in modo naturale: il primo e più determinante é la GENETICA! Il secondo invece è spesso necessario (SOLO IN PRESENZA DEL PRIMO REQUISITO) per stimolare la colorazione, ed è L'AMBIENTE! Determinati range di PH, così come l'abbassamento della temperatura e i forti sbalzi termici tra giorno e notte, favoriscono la produzione di antociani; se però la varietà non ha questa caratteristica nel suo genoma, allora il colore resterà verde indipendentemente dai vostri sforzi. Al massimo vedrete qualche foglia sporadica arrossarsi o prendere sfumature violacee per il ferddo, ma i fiori no.
L'unica leggenda metropolitana in questa faccenda è proprio quella che qualunque varietà possa colorarsi con le giuste condizioni, questo è completamente falso!
Alcune varietà sono talmente tendenti a sviluppare colorazioni esotiche, che spesso non è nemmeno necessario lavorare sull'ambiente! Quindi fondamentalmente quello che serve è una buona genetica ben selezionata e il clima giusto (oppure il controllo totale dell'ambiente indoor), questo non è né facile né economico da ottenere, ecco perché ricorrono ai coloranti. PER FORTUNA E' POSSIBILE SMASCHERARE QUESTI SCEMPI!

 

Anche se non sempre facile esistono dei metodi abbastanza efficaci per smascherare i fiori dipinti artificialmente. Ovviamente chi adopera queste pratiche non si fa pubblicità e quindi le informazioni reperibili online sono limitate e non sempre corrette, ma da oggi saprete anche voi alcuni trucchetti che vi salveranno da intense boccate di coloranti.


1) Il primo e più efficacie consiste nell'osservare bene gli steli e i pistilli del fiore in questione: un fiore tinteggiato avrá quasi sicuramente anche i pistilli, le foglie e i rametti dello stesso colore, mentre in una vera Purple i rami e gli steli non cambiano colore (specialmente all'interno), i pistilli saranno sempre del solito colore (rosa/ambra/arancio e mattone) ma non viola, fucsia o neri. Osservate bene dove è stata recisa la cima perchè è in quel punto dove è più evidente l'uso del colorante (vedi video). Le foglie invece possono cambiare colore proprio come il fiore ma non è raro vederne di verdi in mezzo al mucchio, la loro presenza è sicuramente un buon segno, così come punti parziali del fiore stesso ancora verdi.
Purtroppo però non sempre possiamo trovare del verde in un fiore purple originale.

 

2) Un altro buon indicatore è il colore stesso, le tonalità che una varietá può esprimere vanno dal giallo/dorato al viola scuro quasi nero. E' pur vero che possono essere rosa, blu, rosse mattone, viola e arancioni con tonalità sgargianti da fresche, ma questi colori saranno comunque meno accesi e sgargianti una volta essiccato il fiore. Non aspettatevi di vedere   cime lilla, rosso fuoco o blu elettrico,  né con un colore completamente uniforme, si noteranno sempre sfumature e colori differenti tra loro, sia nella stessa cima che tra una cima e l'altra... In definitiva colori troppo uniformi e sgargianti o inusuali, uniti a steli e pistilli dello stesso colore, sono un chiaro segnale che la cima in questione è al 100% contraffatta: è stata colorata in modo artificiale. (L'immagine qui sotto riporta il confronto cromatico dei nostri fiori, prima e dopo l'essiccazione).

 

 

"3)" Cercando online ci si può imbattere in un'altro metodo utile a riconoscere queste opere d'arte moderne :) e consiste nell'utilizzare l'acqua. Questo metodo purtroppo è il più inutile ed è puramente basato sull'ingnoranza. Gli antociani infatti sono idrosolubili al contrario dei cannabinoidi, strizzare la cima essiccata in mezzo ad uno straccio bagnato o immergerla in acqua, fará si a priori che questa rilasci del colore. Certo va detto, un fiore naturale non rilascia tanto colore facilmente come uno artificiale, non vedrete ne lo straccio o l'acqua di immersione colorarsi eccessivamente o a macchia d'olio, in caso contrario significa che è stata dipinta...


4) L'ultimo indizio/consiglio che possiamo fornirvi è il più raro di tutti ma è anche il più affidabile. Informatevi sempre e cercate di affidarvi a coltivatori e commercianti onesti e preparati, che siano disposti a rispondere senza problemi e in modo chiaro ad ogni vostra domanda o dubbio.
Un venditore preparato sarà il primo a informarsi e a non farsi fregare, infatti la dritta sullo stelo me l'ha data proprio una simpatica (e direi anche scaltra) proprietaria di un emporio dedicato alla canapa. Infatti per colorare i fiori in genere vengono recisi tutti i rami per poi immergerne lo stelo in una soluzione colorata che verrá gradualmente assorbita dalle infiorescenze, proprio come per le rose.
Il video che riportiamo qui mi è stato gentilmente fornito sempre dalla stessa negoziante. I fiori in questione (cannabis light) erano diretti in Italia.

Lei, prima di comprare il nostro prodotto ha voluto visionare la nostra coltivazione e il nostro laboratorio di lavorazione, ha voluto le analisi complete e ha provato il prodotto in diretta.


Un buon negoziante dovrebbe cercare di conoscere il più possibile il prodotto che vuole vendere e pretendere più informazioni possibili su quello che acquista, così da non essere a sua volta truffato.
Presto o tardi la cannabis light sará ben regolamentata così come la cannabis psicoattiva. La qualitá e i prezzi di questi prodotti sono in mano a negozianti e consumatori, purtroppo ora come ora non vi è una gran differenza di costo tra un'erba scadente e una di qualitá; solo voi potete tramite l'informazione far si che il mercato torni ad avere una logica basata sul reale costo/qualitá del prodotto. Investite al meglio il vostro denaro e vedrete che i prodotti scadenti rimarranno invenduti, di conseguenza si stabilizzeranno gradualmente a prezzi più adeguati sia al dettaglio che all'ingrosso, dando così la possibilità di una scelta più ampia non solo di prodotti ma anche di prezzi.
Non facciamo fare alla cannabis la fine del tabacco!

Un Saluto Cari Lettori
Cri LostWeed